La mamma dà il figlio in adozione, 18 anni dopo vede la sua collana al telegiornale e si rende conto dell’errore

Pensò a polverose case d’asta, a disordinate vendite immobiliari, a luoghi in cui il sentimento non contava nulla e la bellezza era solo un’altra transazione. La riempì di una tristezza senza speranza, che si trasformò rapidamente in rabbia e poi in tranquilla disperazione.

Si sentiva anche in preda all’ansia, pensando che suo figlio non solo doveva essere separato dalla sua vera madre, ma anche da questo cimelio che avrebbe dovuto essere suo. E se lo avesse avuto con sé, sano e salvo, ma non sapesse nulla del suo significato e del suo valore? Proprio come era successo a lei tanti anni prima?