Alzò lo sbrinatore, facendo finta che il rumore non ci fosse stato. “È solo il carico che si sta assestando”, si disse, battendo le dita sul volante, non volendo rischiare di nuovo la pioggia e il freddo. Diede un’altra occhiata al retrovisore. Non c’erano che strisce di pioggia e buio. La strada davanti a noi inghiottiva i fari.
Poi, debolmente, si accese un bagliore dietro di lui. Erano di nuovo i fari del SUV. Non poteva esserne certo, naturalmente. Era solo una macchia di luce attraverso lo strato di pioggia, ma la distanza e la stabilità gli sembravano familiari.