Sandra ricordava una strana lettera arrivata in un martedì qualunque, una busta indirizzata a Jake da una città che nessuno dei due aveva mai visitato. Sandra lo guardò accigliato prima di gettarla sul bancone senza aprirla. “Probabilmente è posta indesiderata”, disse lui con noncuranza, mettendola da parte come se non significasse nulla.
Più tardi, quella settimana, la aprì brevemente, scorse qualche riga e scrollò le spalle. “Vedi? Solo qualche sciocchezza commerciale. Probabilmente hanno venduto le mie informazioni” Sandra non lo incalzò. La gente riceveva sempre posta strana. La cosa le sfuggiva facilmente dai pensieri, dimenticata tra le voglie, gli appuntamenti e i preparativi per l’asilo.