“Si sieda, signor Lowell”, disse Merritt senza mezzi termini. “Avrà il suo turno” Il rimprovero fu pronunciato con il tonfo sordo della fine. Lowell tornò a sedersi, con le labbra serrate. Merritt si voltò di nuovo verso la bambina, che non aveva ancora sollevato lo sguardo dal guinzaglio stretto tra le mani.
Al di là del vetro divisorio, i flash delle macchine fotografiche lampeggiavano come fulmini di calore. Il caso aveva attirato più della curiosità. Aveva suscitato indignazione. Donatori, amministratori, genitori e politici volevano tutti qualcuno da incolpare. Per il momento, quel qualcuno era seduto al tavolo della difesa.