Bambina (7) fa un segnale segreto al suo cane: il giudice ferma il tribunale

“Qualcuno trattenga quell’animale”, scattò il pubblico ministero. L’ufficiale giudiziario si mosse in avanti, ma il cane non si ritirò. Al contrario, Scout annusò di nuovo l’aria, con il muso puntato su una targhetta metallica sigillata nella plastica tra le prove. La sua coda rimase perfettamente immobile.

“Scout”, boccheggiò la ragazza. Era appena un respiro. Merritt lo colse comunque. Sentì qualcosa che si agitava dentro di lui: la debole e sconosciuta tensione tra il dubbio e l’istinto. Non era caos. Era un’intenzione. Sotto la superficie si nascondeva qualcosa di significativo.