“Silenzio”, ringhiò l’uomo. Il suo alito portava l’odore acre delle sigarette e del sale. Liam si bloccò, troppo terrorizzato per parlare di nuovo. Il coltello allentò il chiavistello e con uno scatto finale la cassa si aprì. All’interno, imbottiti di schiuma, giacevano gli strumenti di Liam: metallo scintillante, lenti lucide, bracci e sensori delicati. Costosi, specializzati, insostituibili.
Il pirata fischiò a bassa voce, chiamando gli altri. Si affollarono sulla scatola, borbottando in una lingua che Liam non riusciva a seguire. Le loro voci erano soddisfatte, come spazzini che trovano una carcassa ricca. La mascella di Ethan si strinse. Si chinò sottilmente verso Liam, con parole basse e ferme. “Non muoverti. Non dire una parola. Meno attenzione attiriamo, più possibilità abbiamo”