Ethan rimase fermo a poppa, con le spalle squadrate e l’espressione scolpita nella pietra. Non allungò la mano verso l’attrezzatura. Non si mosse affatto. “Lascia perdere l’attrezzatura”, disse a bassa voce. “Adesso si tratta di noi” Liam si girò verso di lui, con gli occhi spalancati, implorando qualcosa, qualsiasi cosa, che sembrasse un piano.
Ma Ethan si limitò a fissare davanti a sé, con la mascella serrata, osservando la barca dei pirati che si avvicinava agli ultimi tratti di mare aperto. Le grida erano più forti ora, parole che nessuno dei due riusciva a capire ma che rappresentavano tutta la minaccia del mondo. Le corde oscillavano nell’aria, sbattendo contro la ringhiera. I ganci raschiavano, si impigliavano e mordevano il legno. Ethan espirò una volta, lento e pesante.