Dietro di loro, le barche scure diventavano sempre più grandi, con le loro scie che solcavano l’acqua in lunghe cicatrici bianche. Gli spruzzi schizzavano in alto a ogni salita e discesa. Anche a distanza, la loro velocità era evidente: si stavano avvicinando.
Ethan afferrò la radio e girò la manopola. “Mayday, mayday, qui Aurora’s Wake: richiediamo assistenza immediata, due navi ostili ci inseguono” Rispose solo la statica. Provò di nuovo, più forte, più forte, ma non si sentiva nulla. Gli occhi si restrinsero. “Ci stanno disturbando”, mormorò. “Ecco perché nessuno risponde”