Il cucciolo emise un breve abbaio e il veterinario ridacchiò. “Potresti sempre portarli come prova” Ethan si accovacciò, accarezzando la testa del cane che poggiava una zampa sul suo ginocchio. Il più piccolo si agitò debolmente sul tavolo, allungando la zampa verso il bordo. L’altro si rialzò immediatamente, osservando ogni movimento del fratello.
“Sembra che tu abbia una coppia”, disse il veterinario con un sorriso. Ethan sorrise, esausto ma soddisfatto. “Sì”, disse dolcemente. “Credo di sì” Prese il telefono e fissò la casella di testo vuota in cui lampeggiava il numero del suo capo. Dopo una lunga pausa, iniziò a digitare: