Alla fine l’espressione dell’uomo cambiò. La sua mascella si strinse. “Hai ragione”, mormorò. “Non è spazzatura” Abbassò il binocolo e la voce si indurì. “Controllo, qui stazione 14”, abbaiò nella radio. “Emergenza sul binario due. Fermare immediatamente il treno diretto a nord. Ripeto, fermarsi immediatamente”
Un sibilo di elettricità statica riempì l’aria, seguito dal suono basso e crescente di un clacson che risuonava nei campi. A Ethan si rivoltò lo stomaco. Le rotaie sotto i piedi tremarono debolmente, poi di nuovo, più forte. La calma del capostazione si incrinò. Si voltò verso uno degli addetti alla cassetta dei segnali. “Segnalatore! Falli scendere, subito!”