Fu allora che Jenny si ricordò della sua arma segreta: la registrazione. “Ho un video”, disse bruscamente, con un barlume di speranza nella voce. “Mostra tutto quello che è successo” Gli agenti si scambiarono un’occhiata scettica, ma l’ufficiale più anziano, un uomo brizzolato con i baffi brizzolati, annuì. “D’accordo, vediamolo”, disse burbero, la sua curiosità era accesa.
Jenny, con le mani ancora tremanti per la tensione, consegnò con cura il telefono agli agenti. Mentre il video veniva proiettato, un profondo silenzio avvolgeva la stanza, rotto solo dal suono del telefono. Il filmato mostrava il comportamento aggressivo dell’agente, il suo palese disinteresse per le spiegazioni della donna e le coerenti affermazioni di Jenny sulla sua innocenza. La verità è stata messa a nudo per tutti.