“Le assicuro, agente, che queste sono solo repliche a scopo didattico. Sono un’insegnante di storia”, spiegò Jenny, con voce calma ma ferma. “Può chiedere alla mia scuola se ha bisogno di verificare” L’agente, tuttavia, sembrava aver già preso una decisione. “Storia probabile. Credo che dovrò portare lei e queste ‘repliche’ in centrale per un ulteriore interrogatorio”, disse, prendendo le manette. Jenny fu presa dal panico. Stava per essere arrestata ingiustamente.
Sapeva di dover rimanere composta. “Agente, le chiedo di chiamare il suo supervisore o un altro agente per un secondo parere. Non ho fatto nulla di male e si tratta di un malinteso”, ha insistito, con il cuore che le batteva forte. Ma la risposta dell’agente fu agghiacciante.