La casa d’aste era al sicuro, i suoi tesori erano stati messi al sicuro grazie alla sua prontezza di riflessi. Mentre l’adrenalina si affievoliva, lo stomaco di Henry brontolò, ricordandogli l’hamburger che si era lasciato alle spalle nella fretta di proteggere il posto. Il pensiero di quel pasto, probabilmente ormai freddo e inzuppato, gli fece sorridere, riportandolo al familiare comfort della sua routine.
Attraversando la strada, entrò nella calda luce del ristorante. Il ronzio delle chiacchiere e l’aroma delle patatine e della carne alla griglia lo avvolsero come un vecchio amico. Vedendo l’hamburger abbandonato che lo aspettava al tavolo, Henry ridacchiò, comprendendo l’assurdità della sua serata.