Noah non perse un secondo. “Perché King non si muove?” chiese con urgenza. “È tutto il giorno che è così. Non ci guarda nemmeno” Ben si raddrizzò, coprendosi gli occhi con una mano mentre studiava il leone. Il suo volto si irrigidì. “Credo che tu abbia ragione, Noah” Lanciò una rapida occhiata a Daniel prima di aggiungere: “Parlerò con la squadra e vedrò cosa possiamo fare”
Nei giorni successivi, Noah e Daniel si ritrovarono a tornare al recinto più spesso di prima. Ogni visita portava con sé la stessa pesante immobilità. King non lasciava mai l’angolo. Se ne stava lì, con gli occhi stretti e la coda che si contraeva in scatti bruschi ogni volta che un altro leone osava avvicinarsi.