Non sono mai stata la preferita di mio padre – 26 anni dopo ho scoperto il perché

Quando Miriam tirò con troppa foga la sua canna e aggrovigliò la lenza, lui si chinò per aiutarla a scioglierla. Ma poi, quando lei insistette che stava sbagliando, che il nodo doveva essere più stretto, che la boetta doveva stare più in alto, dettagli che aveva sentito da Daniel, qualcosa in lui cambiò.

Il suo volto si indurì. La sua voce era più tagliente di quanto lei avesse mai sentito prima. “Se ne sai così tanto, fallo tu”, scattò, spingendole di nuovo il bastone tra le mani. Gli altri si bloccarono, incerti su come reagire. Le guance di Miriam bruciavano. Aprì la bocca per scusarsi, ma gli occhi di lui si erano già voltati, fissi sull’acqua come se lei avesse cessato di esistere.