A volte camminava fino al bordo del molo di notte, immaginando Adeline da qualche parte nell’entroterra, viva e libera. Il pensiero non portava conforto, ma solo un dolore silenzioso, di quelli che restano perché non hanno altro posto dove andare.
Poi, un pomeriggio, un volantino attirò la sua attenzione sulla bacheca del rifugio: Seminario comunitario – Ricostruire dopo la perdita. Quasi lo ignorò, finché il suo sguardo non si posò sul nome in basso. Relatore ospite: Adeline Hart. Anche se si trattava di un cognome diverso, le sue mani cominciarono a tremare.