“Perché sta chiamando la polizia?” Daniel chiese, con la voce più dura di quanto intendesse. La dottoressa Monroe si girò verso di lui, incrociando le braccia. “Ho bisogno che tu rimanga qui ad aspettare un po’, Daniel. Rimani seduto” La vaghezza della sua voce lo mise ancora più a disagio. Perché non gli diceva cosa stava succedendo?
La porta si aprì e due agenti in uniforme entrarono. La loro presenza cambiò l’intera atmosfera della clinica: l’aria sembrava soffocante. La dottoressa Monroe li salutò con voce sommessa e li accompagnò verso il cucciolo nella sala visite. L’espressione degli agenti si oscurò.