All’ingresso, Lukas iniziò a spiegare nervosamente ciò che aveva visto: cani che si radunavano nella foresta, abbaiavano alla quercia secolare e persino il cane scomparso dalla scuola. Gli agenti si scambiarono sguardi dubbiosi, pensando chiaramente che si trattasse di uno scherzo.
Quando un agente gli disse bruscamente di andare a casa e di concentrarsi sui suoi studi, la frustrazione di Lukas esplose. “Non mi sto inventando niente! Dovete credermi!” Ma le sue proteste gli valsero solo sguardi scettici e un congedo.