Le sue orecchie si muovevano a ogni mugolio dei cuccioli. Ethan esitò, il peso delle regole gli premeva addosso. I randagi non erano ammessi nelle aree di cura degli animali. Se il direttore lo avesse scoperto, avrebbe potuto essere denunciato o peggio. Ma quando uno dei cuccioli emise un lamento sottile e pietoso, Bella rispose con un mugolio, un suono così delicato che Ethan non riuscì più a trovare una soluzione. Aprì la porta di servizio quel tanto che bastava per farla entrare.
“Solo un’occhiata”, sussurrò. Bella avanzò, cauta ma costante, e si sedette accanto al letto caldo. Abbassò la testa finché il suo respiro non appannò il bordo di plastica. I cuccioli si agitarono, storcendo il naso per il nuovo odore. Uno squittì, dimenandosi verso il calore che sentiva vicino. Bella non si mosse. Si limitò ad aspettare, con gli occhi dolci e il corpo immobile.