“James”, sussurrò lei, con voce flebile. Lui non rispose. Lei ci riprovò. “Sta bene?” Lui si voltò lentamente. Il suo volto era pallido. Tra le sue braccia, il bambino si muoveva, avvolto in una coperta bianca da ospedale. Emily sorrise tra le lacrime. “Fammela vedere” Lui esitò. Solo per un secondo, ma lei lo vide. Un guizzo di qualcosa di acuto nei suoi occhi.
Quando finalmente si avvicinò e le abbassò la bambina tra le braccia, Emily sentì il cuore gonfiarsi. Il piccolo peso, il calore, le dita incredibilmente piccole. “Ciao”, sussurrò. Ma James non la stava guardando. Stava ancora fissando il bambino, con un’espressione gelida. “Cosa c’è?”, chiese lei con dolcezza. Lui sbatté le palpebre, forzando un sorriso che non gli arrivò agli occhi. “Niente. È solo che è bellissima”