Martin divenne silenzioso e attento. Scarabocchiò gli orari di rientro e li confrontò con l’orario delle lezioni. “Non sta mentendo sulla scuola”, ammise cupo. “Ma sta mentendo su tutto il resto” Le sue parole affondarono nel profondo, un peso che non riuscivo a scrollarmi di dosso. Nella mia esperienza, le verità dette a metà erano più pericolose delle bugie vere e proprie.
Una sera la sentii sussurrare al telefono, con voce bassa e uniforme. Ne colsi solo alcuni frammenti: “Sì… sarò pronta… lo prometto” Era la promessa di nostra figlia a un uomo che non conoscevamo. Mi bloccai nel corridoio, terrorizzata all’idea di fare un passo avanti e di mandare in frantumi il suo fragile mondo segreto.