Mia figlia (19) ha iniziato a frequentare un uomo (43) contro la nostra volontà

Mi vergogno ad ammettere che una volta abbiamo perquisito la sua stanza, colpevoli come ladri. Non c’erano buste, penne o libri inspiegabili. Doveva averli nascosti altrove, o forse li portava sempre con sé. Il vuoto era la cosa peggiore. Faceva sembrare la sua segretezza deliberata, ermetica. Sapeva esattamente cosa ci stava nascondendo.

Non potevamo negare che stesse prosperando. I suoi voti migliorarono, la voce si stabilizzò e la fiducia in se stessa salì alle stelle. Tornava a casa canticchiando sottovoce, come se una melodia segreta la trasportasse. Sembrava più simile a se stessa eppure era completamente cambiata. La felicità avrebbe dovuto confortarci. Invece ci ha innervosito di più.