La sua voce tremò quando continuò. “Non so chi sia il padre”, confessò. “Sono stata con Aaron per tre anni. Poi è arrivato Daniel, subito dopo la nostra rottura… i tempi si sono sovrapposti” Si coprì il viso con le mani, le spalle le tremavano. “Pensavo di poter fingere finché non avesse avuto un senso”
Elise si sentì stringere la gola. Tutti i frammenti – la segretezza, il panico, i lividi che non erano lividi – andarono al loro posto. Olivia non era stata intrappolata dalla violenza, ma dalla vergogna, dalla paura di perdere tutti quelli a cui teneva se avesse osato dire la verità.