Nel tardo pomeriggio, quando Olivia passò con il bambino, Elise le porse la busta. Si aspettava una leggera curiosità, forse un sorriso da parte della ragazza. Invece, il volto di Olivia si svuotò di colore. Le mani le tremavano mentre leggeva l’unica lettera del biglietto: A.
“C’è qualcosa che non va?” Chiese Elise. Olivia scosse rapidamente la testa. “No, non è niente”, disse, forzando una risata che si incrinò ai bordi. “Ti prego, non farne parola con nessuno. Né a mia madre, né a Daniel, se vengono con me. Promettimelo”