Un adolescente rischia l’espulsione per la terza volta: la mamma scopre chi è il nuovo preside!

Attraverso il vetro smerigliato, Carol sentiva voci soffocate. Il personale che passava le cartelle, i passi che attraversavano la moquette, una sedia che raschiava. Ogni suono le fece saltare i nervi. Lanciò un’occhiata alla figura sfocata che si muoveva all’interno. La familiarità la strattonava, feroce e innegabile, anche se non riusciva ancora a capire perché il petto le si stringesse così tanto.

Diane, impaziente, sbuffò forte. “È ridicolo. Lei dirà che sono scortese e tu dirai che migliorerò. Sempre la stessa storia” Sghignazzò per il suo stesso sarcasmo, ma Carol la zittì bruscamente. I suoi nervi non erano per la lezione. Erano per la persona dietro la porta e per la storia che stava riaffiorando.