Anche Rowena si alzò. “Non ho mai voluto farti del male”, disse. Ashley annuì. “Lo so”, rispose lei, rendendosi conto che diceva sul serio. La comprensione non cancellò il dolore, ma gli diede forma, qualcosa di umano invece che di immaginario.
Quando aprirono la porta, la sala d’attesa si acquietò. Non vennero date spiegazioni. La cerimonia riprese senza spettacolo, senza sussurri. Rimase solo un sottile cambiamento, invisibile a chiunque non fosse stato in quella stanza.