Tutti bloccati dall’orrore quando un orso entra in ospedale portando con sé un bambino

All’alba, la tempesta si era allontanata verso est, lasciando la Pine Valley pulita e tranquilla. L’orso era ancora lì, seduto all’interno della baia recintata, con il naso che di tanto in tanto si sollevava verso le bocchette di scarico dell’ospedale. “Non si è mosso per tutta la notte”, ha riferito Parker. “Ha provato con il pesce, ma l’ha ignorato. Guarda quella porta come se gli fosse debitrice”

All’interno, la dottoressa Anika Sorel ha rivisto di nuovo la cartella clinica di Evan: circa sei anni, temperatura interna ora stabile e punture superficiali lungo i polsi causate da fibre di corda. L’esame tossicologico ha evidenziato la presenza di benzodiazepina, un comune sedativo. “Somministrato tramite cibo o bevande”, ipotizzò. Le palpebre del bambino sbatterono brevemente prima di richiudersi.