Parker si avvicinò al recinto con un’asta telescopica dotata di un pulsante GPS. La direzione del vento era favorevole; l’animale era concentrato sulle porte. “Niente tranquillanti”, disse al suo tecnico. “Troppo rischioso con la pioggia e una dose sconosciuta. Tagliamo la testa se rimane docile” Il palo toccò la pelliccia. L’orso respirò soltanto.
Il GPS emise un segnale di vita. Una piccola luce ambrata lampeggiava sotto la sua pelliccia bagnata. Parker si allontanò. “Etichettato” La sicurezza si allentò di un centimetro. L’orso sbatté le palpebre, abbassò la testa e rimase ai margini del suo recinto temporaneo. All’interno, Anika espirò e notò come l’orso avesse mantenuto la sua guardia.