Anika ascoltò, con il cuore che si stringeva. “Poi ti ha portato qui?” Evan annuì. “Tutto faceva male. Ricordo che la sua pelliccia era calda anche sotto la pioggia. Camminava lentamente, come se avesse paura di farmi cadere” Chiuse di nuovo gli occhi, la stanchezza lo invadeva. “Voglio ringraziarlo”, sussurrò. “Lo farai presto”, disse lei dolcemente.
Il mattino arrivò luminoso e freddo. Martinez entrò con dei documenti sotto il braccio. “Rowe è stato estradato”, disse. “La madre di Evan sta arrivando” La sua voce si addolcì. “Domani dovremo interrogare il ragazzo, ma per ora lasciatelo riposare” Lanciò un’occhiata alla finestra. “I ranger dicono che il tuo amico è di nuovo calmo. Come se sapesse che è finita”
