“Signore”, interviene Martinez, “dovremo verificare tutto prima del rilascio” “Certo”, disse Rowe, anche se le sue spalle avevano cominciato a tendersi. “Ho aspettato abbastanza” I suoi occhi si diressero verso il cartello di uscita. La testa dell’orso si alzò, le narici si dilatarono. Il suo ringhio si fece più profondo, un tuono che rimbombava tra le piastrelle e i vetri.
Le infermiere si bloccarono a metà strada. I visitatori si voltarono. Il suono si propagò come un avvertimento scolpito dalla terra stessa. Rowe fece mezzo passo indietro e la sua maschera di civiltà si incrinò. “Cosa c’è che non va in quella creatura?”, sbottò. “Forse ricorda qualcosa che tu hai dimenticato”, rispose Martinez freddamente, facendo scivolare la mano verso il telefono.