Tutti bloccati dall’orrore quando un orso entra in ospedale portando con sé un bambino

L’uomo si irrigidì, guardando verso il suono. “Perché quell’animale è qui?”, chiese, il suo tono educato si incrinò. “Perché ha salvato la vita di suo figlio”, disse Anika. “Non l’abbiamo ancora liberato” L’espressione dell’uomo vacillò, poi si ricompose in una compostezza forzata. “Questo è… ammirevole. Ma è comunque pericoloso” Si aggiustò il gemello.

Mentre l’uomo si dirigeva verso il reparto di terapia intensiva, l’orso tornò a muggire dall’esterno e tutti nell’ospedale udirono il suo brontolio. Il bambino si mosse di nuovo nel sonno, il monitor suonava più velocemente, la sua piccola mano si raggomitolava in un pugno. Rowe vacillò.