La savana polverosa era silenziosa. Il calore brillava sopra l’erba dorata, mentre gli uccelli volteggiavano sopra di noi. Poi, dal silenzio, qualcosa di strano: un piccolo gatto grigio soriano che strisciava lentamente verso una radura.
All’estremità di quella radura sedeva un leone. Adulto. Calmo. Regale. Non si mosse, si limitò a guardare.
Il gatto non indietreggiò. Lo fissò a sua volta. E poi, senza esitare, avanzò.