Prima che lei potesse elaborare appieno ciò che intendeva dire, James spinse indietro la sedia, afferrando saldamente il bastone mentre si alzava. I suoi movimenti erano ora più lenti, più affannosi. “Addio, Carla”, disse, con la voce densa di emozione. “Addio?”, fece lei, con il cuore che cominciava a battere forte.
“Aspetta… non tornerai?” C’era un fremito nella sua voce, una debole disperazione che lei non capiva bene. James si fermò davanti alla porta, dandole le spalle. Non rispose subito, come se stesse lottando per trovare le parole giuste, per colmare l’abisso di anni che si era silenziosamente formato tra loro.