Una timida cameriera accoglie la mamma sorda di un miliardario: il suo linguaggio dei segni stupisce tutti

“E se non mi credono?”, sussurrò. Evan fece un piccolo sorriso di circostanza. “Crederanno al fondatore la cui firma non corrisponde mai ai documenti falsificati da Damien. Crederanno alla versione del rapporto di denuncia che Damien ha modificato alle 3 del mattino dal suo server di casa. Crederanno a te perché stai dicendo la verità e io posso sostenerti”

A Elena tremava il respiro. Aveva vissuto in modalità di sopravvivenza così a lungo che aveva quasi dimenticato cosa significasse stare in piedi. Ma Evan non stava facendo pressioni; le stava offrendo una piattaforma che le era stata negata. Lentamente, annuì. “Va bene” La decisione non era trionfale. Era stanca. Ma era finalmente sua.