Una timida cameriera accoglie la mamma sorda di un miliardario: il suo linguaggio dei segni stupisce tutti

“Sto bene”, insistette lei, indietreggiando di una frazione. Le mani le tremavano prima di nasconderle dietro di sé. Lui non era abbastanza vicino da toccarla, ma lei reagì come se la vicinanza fosse di per sé un pericolo. Evan alzò i palmi delle mani in segno di resa, facendo un passo indietro. L’aveva spaventata e non voleva passare per un viscido.

Quando le chiese gentilmente se si chiamava davvero Lena Gray, lei si bloccò completamente. Per un attimo il mondo intorno a loro sembrò immobile. Poi espirò, a lungo e tremando, e disse: “Ora lo sono. Ho ricominciato. Non voglio problemi. È tutto qui. Per favore, non chiedetemi altro”