“Sono stato molto sotto pressione”, disse infine. “Avevo bisogno di qualcuno con cui parlare” “Qualcuno?” “Non è come pensi”, scattò, anche se la sua voce era troppo sulla difensiva per sembrare convincente. “È solo che… non posso continuare a far finta che tutto vada bene. Sono esausto, Clara. Sto annegando anch’io” Lei lo fissò. “Quindi hai trovato qualcun altro che ti salvi?”
Lui si strofinò il viso, gemendo. “Non l’ho pianificato. Tu non capisci: sono mesi che ti vedo svanire. Ogni volta che entro qui dentro, perdo un po’ di più di te. Non posso…” “Allora non farlo”, interruppe lei a bassa voce. “Non sei obbligato a restare” Lui aprì la bocca, poi la richiuse. Qualunque scusa stesse cercando non arrivò mai.