Lei lo guardò, studiando l’attenta maschera di preoccupazione sul suo volto. “Posso vedere il suo telefono?” Lui si bloccò. Era così lieve che chiunque altro avrebbe potuto non accorgersene, ma lei no. “Cosa?”, disse lui, ridendo dolcemente. “Perché?” “Voglio solo vederlo”, disse lei. Il suo tono era uniforme, ma il tremore della mano la tradiva.
Lui sospirò, il tipo di sospiro che veniva da chi era stanco di recitare una parte. “Clara, andiamo. Pensi davvero che sia il momento giusto per farlo?” Lei non distolse lo sguardo. “Credo di essermi guadagnata la verità” L’aria tra loro si addensò. Lui esitò, poi posò la tazza un po’ troppo forte.