Le baciò la fronte e sprofondò nella poltrona con un sospiro. “Stai bene?”, chiese lei a bassa voce. Lui annuì, massaggiandosi le tempie. “Sono solo stanco. È stata una settimana lunga” Lei esitò. “Sei stato via più del solito” Lui rise – breve, sulla difensiva. “Non posso essere ovunque contemporaneamente, Clara. Ci sto provando” Il modo in cui lo disse pungeva.
Si piegò in avanti, con i gomiti sulle ginocchia, fissando il pavimento. “Non capisci cosa significhi per me. Guardarti così, giorno dopo giorno, mi… mi uccide” Il suo petto si strinse. “Non ti ho chiesto di restare”, sussurrò. “So che non l’hai fatto. È questo che rende la cosa peggiore” Lui espirò, appoggiandosi allo schienale. “È solo che… ho dei bisogni, Clara. Non posso farlo per sempre. Non sono fatto per questo”