L’uomo sospirò, chiaramente frustrato ma non disposto a continuare la discussione. “Va bene. Capisco perché i cani ti odiano”, mormorò, appoggiandosi al sedile. Disse ad alta voce: “Beh, non sfogare la tua paura su di lui, lo farebbe solo reagire” Fece un gesto verso Liam e Atlas.
Liam si sforzò di mantenere la calma, anche se la situazione cominciava a logorarlo. Poteva sentire Atlas che si rendeva conto della tensione nella cabina. Le orecchie del cane si drizzarono leggermente, ma lui rimase in posizione, comprendendo la necessità di calma. Forse l’unico sano di mente in quella situazione era il cane in questione.