Mentre l’ultima pagina veniva reinserita nella cartella, Tula guardò il medico e disse seccamente: “Quindi non partorirò a settantadue anni, dopo tutto?” La sua voce era calma, ma con il peso dell’ultima settimana alle spalle. Il medico fece un sorriso sottile e imbarazzato. “No”, disse. “Lei non è mai stata incinta. I suoi dolori erano dovuti alla gastroenterite. Avevo avvertito il personale di non affidarsi alle scorciatoie del sistema. Ma… ti abbiamo deluso”
La lasciarono con un silenzio e delle scuse a metà. Tula non aveva bisogno di nessuna delle due. Finalmente aveva il suo nome, il suo fascicolo, la sua verità… e questo le bastava. Si sdraiò, chiuse gli occhi e lasciò che il peso si sollevasse, non con sollievo, ma con qualcosa di più stabile. La calma rassicurazione di una donna che aveva creduto in se stessa.