Il suo cartellino identificativo recitava: Dr. Lene Dagsvik, Unità Fauna Artica. “Ci avete portato un miracolo”, disse. Elias si alzò in piedi così in fretta che la panchina si ruppe sotto di lui. “È…?” “Disidratata. Shock da freddo. Qualche livido nella zampa posteriore, ma nessuna frattura. È giovane, ma forte. Ce la farà”
Henrik emise un respiro così profondo da farlo quasi cadere in ginocchio. Elias distolse lo sguardo, sbattendo velocemente le palpebre. “La terremo qui per qualche giorno”, continuò il dottor Dagsvik. “Quando i suoi parametri vitali si saranno stabilizzati, la etichetteremo per il tracciamento della luce e la riporteremo nel settore del crinale.