Lui si passò una mano tra i capelli. “Dovremmo chiamare la guardia costiera” Le barre del segnale sul suo telefono tremolavano, una, poi nessuna. Avevano navigato oltre una copertura affidabile. La radio VHF sottocoperta crepitava di scariche statiche quando girava la manopola, ma non arrivava nessuna voce.
Espirò per la frustrazione. Erano soli, ancorati in una zona tranquilla che improvvisamente sembrava troppo isolata. “Tiriamo l’ancora e avviciniamoci al porticciolo”, disse, con voce deliberata. “Lì troveremo il servizio e dovremmo essere in grado di fare rapporto. Qualcuno saprà cosa fare”