Era caduta e la sua fragilità era evidente nel modo in cui faticava a muoversi. James si precipitò al suo fianco, la sua preoccupazione per lei superò la paura. “Stai bene?”, chiese, con la voce piena di preoccupazione. Gli occhi della donna si aprirono lentamente e lei sbatté le palpebre verso di lui, sorpresa dalla sua improvvisa apparizione.
“Mi sono slogata la caviglia”, sussurrò, con voce fragile. James la aiutò subito a mettersi seduta, sostenendola mentre si appoggiava a una sedia vicina. “Grazie, bambina”, mormorò lei, con la gratitudine nella voce. James non poté fare a meno di guardarla scioccato. Non era affatto la figura terrificante che aveva immaginato.