Erano gli uomini all’esterno a chiudere la questione. L’istinto di Evan urlava di scappare da loro. Chi era amico e chi nemico? Come poteva saperlo? Si avvicinò lentamente a un cassetto e le dita si strinsero intorno a un coltello da cucina. In caso di pericolo, aveva bisogno di qualcosa.
I passi riecheggiarono nella tromba delle scale: pesanti, deliberati, che salivano piano dopo piano. Evan si bloccò. Non si trattava di vicini che uscivano prima o di fattorini che arrivavano. Questi passi avevano uno scopo, una coordinazione e la conferma di tutti gli incubi che Calder aveva accennato. Stava arrivando qualcuno, e non in modo casuale.