Raggiunsero una fila di magazzini arrugginiti. Calder mise il foglietto nella mano di Evan e sussurrò: “Aprilo tu. Mi conoscono” Evan provò uno strano brivido. Perché dargli la chiave di qualcosa che Calder avrebbe dovuto possedere? Tuttavia, si diresse verso l’unità 17F, con il cuore che batteva come un monito costante.
Evan aprì la porta, il metallo pesante rotolò verso l’alto con un gemito. La polvere si arricciò nel fascio di luce. All’interno, un’unica cassa rinforzata era appoggiata sul pavimento di cemento: deliberata, intatta e conservata. Evan si avvicinò, sentendo un brivido inaspettato.