Il vicino bussa alle 5 del mattino dicendo: “Non andare al lavoro oggi. Fidati di me” – A mezzogiorno ha capito perché..

Calder tirò fuori dalla tasca un foglietto di carta sgualcito: l’indirizzo di un’unità di stoccaggio scarabocchiato con una scrittura frettolosa. Evan lo studiò, sentendo una strana familiarità che lo attanagliava. Il nome della strada gli sembrava qualcosa di personale, anche se non sapeva spiegare perché. Calder accartocciò velocemente il foglio. “Non pensare. Seguimi e basta”

Incurante dell’emozione, Calder continuò. “Ho scelto te per via di tuo padre”, sussurrò. “Meriti di sapere la verità. Ci uccideranno entrambi se ci raggiungono” Evan sentì un brivido. “Mio padre?” Il padre di Evan era un contabile morto anni prima. Qualcosa non quadrava. Ma Calder stava già lasciando l’appartamento.