“Allora, come fai a sapere tutto questo?” Evan sussurrò. Calder annuì lentamente. “Pensa a me come al tuo angelo custode. Ti ho sempre tenuto d’occhio. Da quando… Beh, credo che queste spiegazioni possano aspettare” Evan si sforzò di assimilare il tutto. Perché era osservato da così tante persone?
La voce di Evan tremò. “Che cosa… siete?” Calder esitò, poi fece un piccolo cenno tormentato. “Diciamo che ho lavorato con persone che non avrei dovuto. Persone potenti. Non ci si allontana semplicemente da loro” La vaghezza era voluta. Era una verità sufficiente a tenere Evan incollato, senza rivelare nulla.