Il vicino bussa alle 5 del mattino dicendo: “Non andare al lavoro oggi. Fidati di me” – A mezzogiorno ha capito perché..

“Ma perché proprio io? Non possiedo nemmeno nulla di valore!” La voce di Evan si incrinò. La risposta di Calder arrivò dolcemente. “Perché hanno bisogno di un capro espiatorio, di qualcuno che si prenda la colpa e la responsabilità” Il polso di Evan batteva forte. La logica di Calder sembrava contorta eppure ermetica. Ma chi erano questi uomini? E soprattutto, chi era Calder, a conoscenza di tutto questo?

Calder lo osservò. “Pensano che lei sia l’uomo perfetto. Sei abbastanza innocuo e prevedibile. Andrai al tappeto senza combattere” Le parole pungevano. Innocuo. Prevedibile. Trascurato. Evan provò uno strano mix di paura e risentimento. Era per questo che era finito nel fuoco incrociato? Semplicemente perché esisteva come lui?