Quel pomeriggio, Clara entrò nel patio posteriore e chiamò sua sorella. La sua voce era cruda. “Credo di stare perdendo la testa”, sussurrò, massaggiandosi le tempie mentre Leo sonnecchiava al piano di sopra. “Non sei pazza”, disse Julia con dolcezza. “Sei esausta. Sei spaventata. C’è una differenza. È normale perdere il controllo”
Clara sospirò, passandosi una mano tra i capelli. “Sto mettendo in discussione tutto. Ogni sorriso, ogni tono di voce, ogni calzino che finisce nel cassetto sbagliato. Ho persino installato delle telecamere” Ci fu una pausa all’altro capo. Poi la voce di Julia si addolcì. “Clara…”