Qualcosa si mosse. Il corpo di King si rilassò, la tensione delle sue spalle si sciolse mentre rallentava il suo passo. Premette la sua grande testa contro il vetro, con gli occhi d’ambra fissi sul fragile fagotto. La folla tacque, il peso di quel momento si depositò come un silenzio. Noah premette una mano sul vetro di fronte a lui, sussurrando a voce abbastanza alta perché suo padre potesse sentirlo.
“Vedi, papà? Voleva solo sapere che era sicuro” Daniel deglutì a fatica, avvicinando il figlio. “E ora lo sa” King emise un ultimo brontolio, basso e profondo, prima di ritirarsi nel suo angolo: non per fare la guardia, non per nascondersi, ma per riposare. Per la prima volta dopo giorni, chiuse gli occhi, come se fosse finalmente in pace.